"Sono Marco e sono una persona come tante...
ah no, non è proprio così..."

Sono un ragazzo seduto in carrozzina che vede il mondo a colori, i tanti colori che metto nella mia forma d’arte e il bianco leggero e impalpabile della neve.

La mia vita è cambiata diversi anni fa, ha preso una direzione inaspettata, ma questa direzione mi ha portato a scoprire il dualismo che vive in me e che mi rende chi sono oggi.

Ho scoperto l'arte in un momento della mia vita che poteva essere solo nero. I colori hanno cominciato a farsi spazio nella mia testa e nella mia anima trasmettendomi tutta la loro energia, tutte le loro vibrazioni.

Dipingere è per me un periodo di tempo in cui anche il mio stesso corpo sembra liberarsi e sentirsi più leggero, è un momento in cui la mia mente viaggia libera, in cui non penso più a nulla se non a sfogare la mia energia e la mia positività sulla tela, in una giostra di colori, contrasti e vibrazioni, senza vicoli, preconcetti o progetti.

Cosa vedo nei miei quadri non è importante.

L'importante è quello che ci vedete voi.

Io porto sulla tela solo la mia energia, la mia sensazione di libertà, la mia voglia di esprimermi con forme e giochi di colore, figlia del momento e dell’istante. La pittura è uno stato d’animo, i colori sono emozioni. Sta a voi collocarli nella vostra visione.

La mia nasce e si chiude nel gesto, nell’intenzione, nel periodo di realizzazione del quadro.

Poi la dono a voi, come ogni forma d’arte dovrebbe fare.

E il bianco della neve?

Quello è lo sci.

L’altro lato di Marco è lo sport.

Lo sport è sempre stata una parte importante della mia vita ancora prima che cambiasse così repentinamente la sua direzione.

Poi è diventato uno strumento per ritrovare me stesso con gli altri, un mezzo per recuperare forza ed energie.

Sciare è un’altra forma di libertà, la velocità, il vento sulla pelle, il crepitio della neve sotto gli sci.

Stati d’animo ed emozioni stavolta in una forma del tutto personale ed intima.

Perché che sia su una tela o sulla neve, l’importante è lasciare una traccia.

I am a guy in a wheelchair who sees the world through colours. The many colours I put into my art and the light, impalpable white of snow.

Many years ago, my life changed and took an unexpected turn; leading me to discover the dualism existing within me and making me who I am today.

I discovered art at a time in my life which could be defined as my dark moment. Colours began to make their way into my head and my soul, transmitting all their energy, all their vibrations.

For me, painting represents a moment when even my body seems to be released and feels lighter, when my mind travels freely, when I don't think about anything else but releasing my energy and positivity onto the canvas, in a flurry of colours, contrasts and vibrations, without constraints, preconceptions or plans.

My energy, my feeling of freedom, my desire to express myself with shapes and colours are what I represent on canvas: the result of a moment in time. Painting is a state of mind, colours are emotions. It is up to you to interpret them.

My vision begins and ends in the gesture, in the intention, in the creation of the painting.

Then it is given to you, as any art form should be.

Marco's other side is sport.

Marco's other side is sport.

Sport has always been an important part of my life, even before it changed so abruptly.

Then it became a way to reconnect with others, a way to recover strength and energy.

Skiing is another form of freedom: the speed, the wind on your skin, the crackle of snow under your skis.

Moods and emotions, this time totally personal and intimate.

Because whether it be on a canvas or in the snow, the important thing is to leave a trace.